COMUNICATO STAMPA da ANIMALISTI VERONA, ENPA, GAIA, LAV, LEGA NAZIONALE PER LA DIFESA DEL CANE SEZIONI DI VERONA E DI LEGNAGO, OIPA, TRIBU’ ANIMALE ONLUS

 L‘incendio del canile municipale di Verona fa emergere il problema degli annosi ritardi nella costruzione di una nuova struttura. Le associazioni veronesi chiedono l’impegno del comune di Verona nel portare finalmente a termine senza più ritardi il completamento dell’opera e chiarezza su eventuali responsabilità.

Nella notte tra sabato 18 e domenica 19 gennaio, per cause da accertare, è divampato un incendio nel canile municipale di Verona. Nelle ore di chiusura non è prevista alcuna vigilanza. I cani sono chiusi nei box, senza possibilità di uscire ed otto di loro, per la maggior parte cani anziani ospiti da molto tempo della struttura, hanno trovato una morte orribile. Si potrebbe archiviare questo tristissimo episodio come un fortuito, doloroso incidente. Ma non è così, nulla di quanto accaduto è casuale: si tratta invece, se mai ce ne fosse ancora bisogno, dell’ennesima dimostrazione del potenziale negativo di una società ben lontana dall’avere una cultura accettabile sul versante dei diritti degli animali, propria di un Paese arretrato e distante dagli standard organizzativi e di civiltà europei.

Innanzitutto un Paese in grado di affrontare con serietà e capacità il problema del randagismo canino non avrebbe né canili sovraffollati né situazioni disastrose in larghe zone del proprio territorio. Ed invece non si contano ormai più gli sprechi ed il malgoverno che da anni fanno sistematicamente sparire finanziamenti ad hoc (a Regioni, Comuni ed ASL) ed aumentare così i costi a carico della collettività.

In secondo luogo, da anni le associazioni animaliste ed una buona parte della società civile veronese denunciano ritardi ed inefficienze nella progettazione e costruzione di un nuovo canile municipale, meno precario e fatiscente di quello oggi in attività dove gli otto poveri animali sono bruciati vivi. Da oltre 20 anni la Regione Veneto ha stanziato i fondi per la costruzione di nuovi canili ma solo la nostra città è rimasta al palo. Verso quali “urgenti” opere sono stati dirottati quei fondi vincolati? Ci sono volute le lotte delle associazioni animaliste, in quegli anni, per creare condizioni di vita migliori ai cani ospiti dei canili e paradossalmente proprio nella città in cui le sacrosante proteste avevano raggiunto i toni più accesi, fino all’occupazione del canile di via Campo Marzo del 1991, i lavori sono ancora in via di esecuzione con un ritardo che, da colpevole, oggi diventa corresponsabile di un orrenda e sicuramente evitabile tragedia.

Oggi le associazioni animaliste di Verona piangono gli otto poveri innocenti, ma vogliono anche condannare, con rabbia e fermezza, i ritardi, le lungaggini burocratiche, le indecisioni, i rinvii, le false promesse di tante amministrazioni che si sono succedute negli anni e chiedono con forza all’amministrazione comunale di fare immediata chiarezza e rendere pubbliche eventuali responsabilità o negligenze per quanto accaduto e di portare a termine nel più breve tempo possibile i lavori della nuova struttura, che deve essere resa agibile quanto prima per poter accogliere i cani attualmente ospiti del vecchio, obsoleto, insicuro canile di via Campo Marzo.

Animalisti Verona animalistiverona@gmail.com cell. 340 1259077

ENPA Verona verona@enpa.org cell. 335 7374382

GAIA Animali e Ambiente elenamaggioni@hotmail.com cell. 329 8227707

LAV Verona lav.verona@lav.it cell. 339 1108543

Lega Nazionale per la Difesa del Cane Verona goffredo.r@alice.it cell. 347 9388582

Lega Nazionale per la Difesa del Cane Legnago legadelcanelegnago@gmail.com cell. 339 1046510

OIPA Verona info@oipa.org cell. 340 9337830

Tribù Animale info@tribuanimale.org cell. 333 2162998